giovedì 3 maggio 2012

I GIOCOLIERI



"Ma come fa a fare tutto?"

sono certa che molti, piuttosto che molte di voi, 
 sapranno di sicuro che è il titolo di un film dello
scorso anno
con Sara Jessica Parker.








Ma sono ancor più certa che molti, piuttosto che molte di voi,
si sentano dire e ridire queste parole,
spesso, quotidianamente, magari anche ora.








Quando si diventa genitori,  
il tempo da dedicare a sè stessi,
diminuisce, anzi, cambia.
Come in tutte le cose,
qualcuno "perde un pò" e qualcuno "vince un pò" di tempo,
ma sapere che sono i più piccoli a vincere
"quel pò" di tempo in più,
non è una sconfitta o una privazione.


Quello che cambia è un pò il fuso orario delle cose che capitano,
non si riesce a stare esattamente al passo con le cose,  
ma quel che che è certo è che prima o poi
le cose si riescono a fare, 
e la felicità è la stessa,
è sempre il risultato finale di tutto.





Proprio come guardarsi un bel film,
anche dopo più di un anno dalla sua uscita:

"Ma come fa a fare tutto?"
(I Don't Know How She Does It)
regia di Douglas McGrath
 (2011)








  Vorrei solo riportare
l'ultima battuta del film:



"Che lavoro fa tua moglie?"

"Fa il giocoliere".










Queste ultime battute sono state le più belle,
perchè hanno dato significato a molte cose,
a quelle reali, a quelle quotidiane,
quelle che non hanno nulla a che fare con il copione di un film,
o la bellezza di una protagonista conosciuta
per dei film precedenti.


Se fossi una regista,
 modificherei le battute finali così:



"Che lavoro fanno mamma e papà?"

"Fanno i giocolieri"



I genitori sono davvero dei giocolieri,
lavorano, corrono, ascoltano,
si preoccupano senza darlo a vedere,
sanno che la vita è dura ma ai piccoli la rendono un sogno,
sanno che non tutte le giornate sono positive, loro malgrado,
ma rendono le giornate ai loro piccoli preziose come doni.



I genitori,
quelli di oggi,
ed i nostri di ieri,
sono davvero dei giocolieri,
dei portatori di sorrisi,
dei trasmettitori di vita,
oggi con parole affettuose e parità,
una volta con meno parole ma piccoli gesti.









Non importa il lavoro che fanno i genitori,
non importa se papà esce al mattino e rientra la sera
e la mamma rimane in casa a sbrigare le faccende domestiche;
non importa se è la mamma a guadagnare di più,
ed il papà è in cassaintegrazione;
non importa se il tempo per il lavoro è sempre troppo,
rispetto al tempo della vita...



Perchè l'importante
  per riuscire a fare tutto
 è credere che le cose,
anche se potrebbero cadere,
 rimangano sospese nell’aria.


Credo nell'importanza di un valore
supremo, che si chiama amore.

Quando l'amore fa battere il cuore,
anche l'impossibile diventa possibile,  
e l'energia rinasce spontaneamente,
per fare tutto e più di tutto...






Fare i genitori,
ma anche prendersi cura dei propri genitori,
se magari non ci sono bambini da accudire,
è sempre una fonte di energia,
l'energia che viene dall'unione di più cuori che battono insieme.






I genitori sono davvero dei giocolieri,
quelli che nemmeno il più bello dei Circhi
potrà mai avere,
ma che dei piccoli bambini,
come i vostri,
o come quelli che un giorno avrete, 
si, avranno, per sempre!






Non abbiate paura che il lavoro
vi porti via del tempo prezioso,
i bambini non sono orologi,
sono solo piccoli battiti,
che vi faranno fare
i più bei salti mortali
mai visti!


Buon lavoro con i vostri piccoli,
quello che durerà tutta la vita
e non andrà mai in pensione...
per fortuna!

2 commenti:

  1. Ciao Tammy , leggo solo ora il post di oggi, parlando appunto di giornate piene e di salti mortali ...
    I BIMBI NON SONO OROLOGI MA BATTITI DI CUORE ...

    BELLISSIMA IMMAGINE !

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  2. grazie Laura, grazie a te, vedrai che ora che è errivato il sole, riusciremo a vederci tutti insieme, per un'acqua e menta o un buon gelato, seduti giù al parchetto a raccogliere margherite!un bacio

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