sabato 1 settembre 2012

RIPARTIRE...CORRENDO...

 
Non posso dire quanto mi sia mancato scrivere in questo mese di stop,  
il rumore delle dita sui tasti del pc,
il profumo del mattino,
la mia tazza di caffè,
immagini, colori,
profumi, idee,
pensieri, parole
 e silenzi che parlano sottovoce.
 
Ma a volte fermarsi può essere utile per ripartire
carichi di energie, per ritrovare quella serenità mentale
e fisica che poi deve durare tutto un anno interno e molto di più.
 
Fermarsi può essere utile per condividere idee, emozioni,
attimi e giornate insieme alle persone del cuore,
ed insieme a persone che capitano nella tua vita
così all'improvviso,
come doni da scartare la mattina di Natale.
 
 
 
 
 
 
E così, per prima cosa ci siamo tolti le scarpe,
abbiamo immerso i nostri piedi e piedini nel'acqua gelida
di un ruscello di montagna,
abbiamo fatto un bel respiro,
abbiamo guardato il cielo azzurro con il naso all'insù,
e ci siamo fatti coccolare da queste vacanze,
da questo agosto che ci ha riempito di emozioni.
 
 
 

 
 
Gettare un sasso in un ruscello,
risvegliarlo dal suo beato sonno sotto il sole,
farlo volare in alto,
fara a gara a chi fa più schizzi...
 
 




 
 
La forza è dei piccoli,
la forza è di coloro che la sanno tirare fuori
quando meno te lo aspetti.
 
Un sasso, per solleticare il corso dell'acqua e fargli fare
una deviazione, una piroetta, un salto.
 
 
Lanciare un sasso è un pò come "lanciare" una parola,
che fa nascere una serie infinita di reazioni unite tra loro,
coinvolgendo nel suo volo emozioni, pensieri, parole, colori,
stati d'animo, fantasia, memoria, sogni...











 
Andare a piedi nudi nella natura,
sentire il contatto con la terra, con l'acqua, con i sassi,
è un modo per imparare un nuovo equilibrio,
è un modo per ritrovare la posizione corretta,
è un modo per ritemprarsi e non fermarsi,
più.
 







 
 
Quando poi tutto ciò che ci circonda ci fa sentire
davvero uccelli liberi in mezzo al cielo blu,
basta un sorso d'acqua per ricaricarsi di energia
e pensare, una volta in più,
che la vita è fatta di infiniti attimi di piccole e semplici emozioni...
 
 
 



 
 
Emozioni non solo per noi,
ma anche per tutta la natura che ci circonda,
e per tutti coloro che ci abitano,
anche un dolce ed inzuppato cane peloso,
incontrato per caso.
 
...perchè la vita non è che una serie di casi,
legati tra loro da piccoli fili invisibili,
che a volte si annodano per non lasciarsi mai...
 
 
 
 
Annodare e lentamente riannodare:
ho imparato questi movimenti facendo esperimenti con perle e filo,
ed ogni volta che mi invento un bracciale,
per me o per i miei bimbi,
è un'emozione sempre nuova.
Mi emoziona pensare che mani normali,
di una mamma normale,
possano impegnarsi con dedizione ed attenzione
e creare piccoli oggetti "parlanti"...
 
si, parlanti, perchè quando creo qualcosa in silenzio,
nella quiete di casa, quando tutti dormono,  
è come se stabilissi un dialogo tra me ed i mie oggetti,
e mi piace pensare che anche loro
abbiano una storia da raccontare...
 
 
 
 
 
 
Ho preparato questi tre bracciali,
e li definirei proprio bracciali parlanti...
 
Ho sempre pensato che la mente umana, l'ingegno e la fantasia
valgono più di mille bauli d'oro.  
 
Quando pensiamo che un'impresa sia difficilissima,
quasi impossibile da realizzare,
spesso ci facciamo prendere dallo sconforto e abbandoniamo l'impresa,
o l'idea dell'impresa,
ancor prima di averci provato.
 
Questi bracciali li ho amati sin dal primo giorno
che li ho visti in una rivista di moda.
Sembravano difficilissimi,
sembravano perfezione assoluta ed altrettanta impossibilità!!
 
Ma io ci ho provato,
una, due, tre, quattro, cinque volte,
però alla fine il risultato è riuscito,
e l'emozione è stata bella come quando si sforna una crostata perfetta dal forno ed i tuoi bambini iniziano a gridare
"evvivaaa la crostata della mamma, quella buona!!!"
 
 
 




 
Questi tre bracciali sono parlanti perchè raccontano una storia.
 
 
Capita che un giorno una persona speciale ti veda con
addosso un bracciale e ti chieda dove l'abbia comperato.
Capita che la risposta sia "l'ho fatto io".
Capita che gli occhi si spalanchino e che immediatamente
le parole successive siano: "me ne devi fare tre"!
 
 
..."Me ne devi fare tre per il primo di settembre"...






 
Una gara competitiva,
una passeggiata con gli amici a quattro zampe,
una città che incanta e che porta un nome a me molto caro: Trieste.
 
Un podio per tre donne,
tre donne che corrono a perdifiato,
che dedicano le loro giornate ad una passione
che nasconde un sacrificio enorme.
 
Un piccolo dono che offro con il cuore
a tre atlete, ma, prima di tutto ad un'organizzazione
che sta portando un messaggio di condivisione,
di sport, di amicizia in tutto il nostro paese e molto di più.
Un team di persone che credono nei sogni,
nel sogno di far si che lo sport unisca,
a prescindere da tutto.
 
Io credo ci stiano riuscendo benissimo,
io credo che di loro sentirete parlare molto,
si dice
A.S.D. Bavisela Trieste,
ma si traduce in very special people.
 
 
 
 
 
 








 
E così dopo un August with a little stop,
si riparte con un September to remeber and to RUN!!
 
 
Io sono onorata di aver donato questi tre bracciali
ad una organizzazione che crea degli eventi
che uniscono.
 
Che uniscono corsa, charity, sorrisi, dedizione e passione.
 
Noi PettiROSso siamo amanti della corsa,
è lei che ci ha unito,
è lei la nostra galeotta,  
per cui per noi diventa facile e sentito
dirvi di indossare un paio di scarpette e venire a Trieste,
questa sera,  
con le vostre famiglie o i vostri amici
per correre a perdifiato o semplicemente
passeggiare senza perdere il fiato,
in una serata di fine estate che profuma di magia.
 
 
 
Buon rientro,
buona partenza,
buone corse...
perchè la vita non è altro che una grande pista da percorrere.
 
 
xoxox
 
 
P.S: un grazie di cuore a Fabio Carini, per il grande entusiasmo e fiducia, e ad un papà pettirosso che per noi è speciale,
ogni giorno di più.
 
 
 

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